Utili riflessioni

Versione Pubblica

Chiesa Cristiana in Italia

Introduzione

«Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che egli gradisce!» (Lu 2:14).

Con questa benedizione apro questo documento che pone delle domande di non facile risoluzione. Lo scopo è di preparare una linea di partenza e definire una direzione che si possa seguire nel prosieguo dell'approfondimento sul tema della Trinità e Divinità di Cristo.

Per la delicatezza del tema trattato e per la schiettezza con cui vengono formulate le domande, mi rendo conto che questo documento può essere letto più facilmente da quanti sono liberi e non assoggettati a una qualche organizzazione religiosa settaria che vieti ai suoi adepti la lettura di testi di altri pensatori. Ma allo stesso tempo ti incoraggio a superare eventuali barriere e a sforzarti, se necessario, a leggere queste note. Ciascuno di noi è responsabile ed è chiamato ad accertarsi delle cose in cui crede / credere: "Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"” (Mt 7:22-23). Penso che tutti abbiano in coscienza l’obbligo di scoprire la verità riguardo a un tema direi fondamentale per la fede cristiana. E' doveroso fare chiarezza in modo incontrovertibile sulle dottrine che professiamo per il bene nostro e delle anime che Dio ci ha affidate e di cui ci chiederà conto; dovremo rendicontare la nostra opera a Dio non in base alla nostra buona fede (dicendo "così ci hanno insegnato!") ma in base alla "vera" verità della Sua Santa Parola.

Se Martin Lutero avesse ragionato in cuor suo dicendo "Sono passati circa 1600 anni da Cristo e la chiesa ha ormai consolidato il corpo delle dottrine, chi sono io per modificare l’eredita dei padri della chiesa?", oggi esisterebbe solo la chiesa Cattolica Apostolica Romana. Quindi devi avere coraggio e saper mettere da parte, almeno per il tempo che ti ci vuole per finire la lettura di queste note, le tradizioni che hai ricevute dall’organizzazione nella quale sei cresciuto; dovresti far parlare la Parola di Dio e non ciò che pensi sia giusto perché così ti è stato insegnato. A maggior ragione se quello che trovi in queste pagine non è veritiero, stai certo che comunque non potrà farti male. La mia preghiera è che non ci accada quanto Gesù stesso disse agli uomini di quel tempo: "annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. Di cose simili ne fate molte." (Mc 7:13).

La dottrina della Trinità viene presentata da molti teologi come chiaramente rivelata nella Bibbia ma in realtà rimangono molti punti di domanda; e a queste domande ti propongo di dare una risposta. Bisogna, però, che tu faccia attenzione a un dato importante nella tua riflessione e nelle tue risposte. Ci sono, infatti, dei versetti che sembrerebbero confermare la veridicità del credo trinitario, ma questo dipende dall'interpretazione che se ne da. Ci sono poi dei versi che invece trasmettono verità incontrovertibili che qualunque altro versetto non potrà in alcun modo contraddire. Questi sono quelli che ti propongo in questo documento; versetti che per la loro schiettezza, semplicità e inattaccabilità non si prestano a molteplici interpretazioni, in base alle esigenze del momento, in quanto esprimono un’unica verità che va presa così come è. Quindi, qualunque altro versetto che possa sembrarti affermare qualcosa di diverso o in aggiunta alle verità espresse da quelli che ti propongo di seguito, penso non debba essere incluso nella presente discussione e ne condizionare la tua riflessione. In altri termini, ti chiedo gentilmente di rispondere in che modo tu interpreti i versetti da me suggeriti senza ricorrere ad altri versetti. Infatti, il concetto esegetico (chiamato il principio analogico) secondo il quale la Bibbia si spiega con la Bibbia, che è valido sicuramente in senso generale, non si applica ai versetti che ti sto per sottoporre, in quanto questi fanno affermazioni che non possono essere rovesciate da altri versetti. Faccio un esempio: se ci fosse, per assurdo, un versetto che dice espressamente "Gesù non è divino", sarebbe alquanto inutile andare a cercare altri versetti nella Bibbia che, alla luce del principio "la Bibbia si spiega con la Bibbia", possano essere interpretati per dire che Gesù è divino. Il primo versetto avrebbe stabilito già tutto. Così è per i versi che ti propongo di analizzare di seguito.

Ti ricordo che le domande saranno poste in senso provocatorio per stimolare in te, che leggi, la necessità di approfondire lo studio e giungere a una tua verità che sia cosciente, consapevole e soggettivamente vera. Quindi non ti rattristare e non percepire le domande come un tentativo di forzare la tua fede, lo scopo è solo di spronarti a riflettere autonomamente.

Domanda n°1

Un dogma della Chiesa Cattolica, recepito anche dal mondo evangelico, insegna che Gesù aveva una duplice natura quella divina e quella umana e che, per un "mistero di fede incomprensibile" (dogma appunto), dobbiamo considerarle come due nature inseparabili in un'unica persona, fino al punto che Gesù non sarebbe mai potuto essere solo tutto uomo oppure solo tutto Dio; era 100% Dio e 100% uomo allo stesso tempo ("vero uomo e vero Dio"). Tuttavia alcuni pastori evangelici e cattolici insegnano che sulla croce è morto solo l’uomo; però, secondo il dogma della divinità di Gesù, dovrebbero insegnare che sulla croce è morto proprio Dio versando il proprio sangue, come d’altronde sembrerebbe confermare la traduzione erronea di At 20:28 fatta da alcune versioni della Bibbia: "Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue" (infatti molte altre versioni riportano giustamente Signore al posto di Dio).

La domanda è la seguente: perché viene insegnato che sulla croce è morto solo l'uomo Gesù e non Dio, se Gesù è 100% Dio?

Domanda n°2

Qui Gesù sta facendo un'affermazione molto importante dicendo che Dio, cioè il Padre, è Spirito (ovviamente Santo in quanto Dio è Santo). Noi sappiamo che, secondo la dottrina cattolica della Trinità, Dio è trino ed è composto da tre persone distinte Padre, Figlio e Spirito. Stando però a quanto Gesù afferma in questo versetto dovremmo sostenere che, poiché per Lui il Padre è Spirito, la trinità sia composta da Spirito, Figlio e Spirito. Secondo questo giusto ragionamento due persone della Trinità sarebbero, in effetti, la stessa persona, mentre la terza (cioè Gesù) è di carne e ossa perché è in questo modo che Gesù salì in cielo e così lo ritroveremo, infatti, Gesù dopo la sua risurrezione disse ai suoi discepoli che egli non era uno spirito (pneuma), ma aveva carne e ossa (Lc 24:39).

In sostanza Gesù (la seconda persona della Trinità secondo cattolici e protestanti) sta dicendo che la prima persona della Trinità è Spirito, mentre la dottrina trinitaria afferma che anche la terza persona della Trinità è Spirito. Mi chiedo, com’è possibile? Alcuni potrebbero rispondere che Gesù sta dicendo che Dio nella sua tri-unità è Spirito nel senso di essere spirituale, ma i versetti proposti tolgono ogni dubbio perché si sta parlando del Padre che cerca chi lo possa adorare in spirito e verità.

Che forse anche per noi debba valere quello che vale per tutta la letteratura ebraica e per gli ebrei in generale e cioè che quando si parla dello Spirito di Dio, in effetti, si sta parlando sempre di Dio in persona, della Sua presenza e potenza e non di una seconda persona distinta? Che ne pensi tu caro fratello?

Domanda n°3

La conoscenza di Cristo e l’accettazione del suo sacrificio ci danno vita eterna, perché noi siamo salvati da Dio attraverso il sangue prezioso di Gesù. In questo versetto è dichiarata un’altra verità davvero molto importante: che c’è un solo vero Dio e questo è il Padre. Questo lo afferma proprio Gesù Cristo che, come abbiamo già detto, per la dottrina della Trinità sarebbe vero uomo e vero Dio, avendo due nature indissolubili (divina e umana) allo stesso tempo. Quindi colui che sarebbe al 100% Dio afferma che l’unico e vero Dio è però il Padre e non lui!

Come potresti spiegartelo tutto ciò?

Domanda n°4

In questo versetto l'apostolo Paolo, anch'egli unto dallo Spirito, afferma espressamente che per noi cristiani c'è un solo Dio, e questo è il Padre solamente. Paolo afferma anche che c'è un solo signore cioè Gesù Cristo ma con questo non intende affatto dire che Gesù è Dio. In Atti 2:34-36 Pietro spiega meglio il concetto di Signore attribuito a Gesù: "Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Yhwh ha detto al mio Signore (ebr. adoni): "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"». Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso”. Gli Ebrei si attendevano l’ultimo degli adoni cioè il signore e re, colui che avrebbe prodotto una liberazione definitiva al popolo di Dio, secondo la promessa del Salmo 110:1. Pietro afferma con forza che Dio ha costituito e quindi scelto come adoni, cioè l’ultimo dei re, proprio quel Gesù che avevano crocifisso.

Torniamo al punto centrale della mia osservazione: se delle tre presupposte persone della Trinità solo il Padre è il vero Dio, che fine fa la divinità delle altre due persone componenti la Trinità? Al netto di tanta filosofia, che fece il suo ingresso nella chiesa già dal II secolo d.C., a me sembra che questo versetto stia dicendo espressamente che Gesù è il Signore (e cioè il Re scelto e costituito da Dio) e il Padre è l'unico Dio. Che ne pensi tu?

Domanda n°5

Malgrado qualcuno potrebbe fare un “innocente” sforzo di identificare Gesù Cristo con Dio in questi versetti, dobbiamo per onestà intellettuale e spirituale affermare che qui l'apostolo Paolo sta facendo una distinzione netta tra il nostro Signore Gesù Cristo e l'unico vero Dio (è buono ripetere che "Signore" non significa "Dio" ma è un titolo con cui ci si rivolgeva a persone poste in autorità, come pure dire "Figlio di Dio" non significa affatto dire "Dio"). In questi versetti, il Padre (e non Gesù) viene descritto come beato e unico sovrano, Re dei re e Signore dei signori (anche se per l’opera che svolgerà Cristo durante la battaglia finale egli porterà il titolo Re dei re e Signore dei signori, ma sempre come agente e rappresentate di Dio). Ma il versetto 16 affonda ancora di più in questo senso dicendo che Dio Padre è l'unico che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha visto né può vedere direttamente (qui non sta parlando di uomini già glorificati ma di uomini che non sono ancora risuscitati). La domanda che ti faccio è questa: Gesù come può essere Dio e condividere la natura divina con Dio il Padre quando questo versetto sembra assolutamente escluderlo?

Domanda n°6

Nel corso della storia del cristianesimo è stato insegnato che Gesù è Dio perché qui sulla terra ha compiuto miracoli di ogni tipo. Tuttavia i profeti dell'Antico Testamento fecero le stesse opere miracolose di Cristo arrivando persino a leggere nella mente e a sapere cosa accadeva a distanza di chilometri (questo perché Dio comunicava con loro e operava attraverso di loro). Nei versetti su citati sono evidenti almeno tre cose.

    (1) Dio ha compiuto ogni sorta di prodigi e miracoli per mezzo di Gesù, proprio come oggi Lui (Dio il Padre) opera miracoli per mezzo nostro.

    (2) Dio ha risuscitato Gesù dai morti e non è che Gesù si sia risuscitato da solo.

    (3) Gesù uomo è stato accreditato da Dio il Padre. Ma se Gesù fosse Dio non avrebbe avuto bisogno che Dio lo accreditasse (si è accreditato da se stesso?).

    (4) In questo versetto non si dice che Gesù è "Dio Figlio" ma viene chiamato uomo, e nel resto della Scrittura viene chiamato profeta, apostolo, sacerdote, messia o Cristo e figlio di Dio; ma mai "Dio Figlio". Anche noi credenti veniamo chiamati figli di Dio, ed effettivamente lo siamo perché siamo partecipi della natura divina, avendo ricevuto il seme divino ed essendo nati dallo Spirito, proprio come Gesù fu generato per opera dello Spirito, e siamo pure "ricolmi di tutta la pienezza di Dio" Ef 3:19.

La domanda che ti faccio è "perchè si insegna che siccome Gesù operava miracoli allora deve essere per forza Dio Yhwh?".

Domanda n°7

In questo versetto, come in altri, Gesù presenta se stesso come un uomo che ha una conoscenza limitata dei fatti. Se fosse Dio, dovrebbe sapere tutte le cose presenti, passate e future, ma in realtà non è così. Perché?

Inoltre qui non si fa alcuna menzione alla presunta terza persona della Trinità cioè lo Spirito Santo. Gesù evidentemente in questo versetto non dice nulla riguardo allo Spirito Santo, ma in realtà dicendo "nessuno li sa" sta esplicitamente affermando una delle due seguenti opzioni:

  • (1) Anche lo Spirito Santo è all'oscuro di quando avverrà il ritorno di Cristo;

  • (2) Gesù non conosce la presunta esistenza di una terza persona della trinità chiamata Spirito Santo così come definita dal dogma cattolico protestante.

Se fosse vera la seconda opzione, potremmo dire che Gesù, da perfetto ebreo, considerava Dio il Padre e lo Spirito Santo la stessa persona, come lui stesso afferma in Gv 4:24 "Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità". Comunque sia questi versetti in Matteo ci testimoniano che Gesù, vero uomo e vero Dio, non sia onnisciente.

Similmente il versetto in Ap 1:1: "Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni". In questo versetto Gesù riceve la rivelazione di cose future da Dio perché di suo non aveva questa conoscenza e chiama un angelo per farla recapitare a Giovanni che è sulla terra nell’isola di Patmos.

Caro fratello che ne pensi di tutto ciò? Se Gesù fosse Dio non dovrebbe essere onnisciente?

Domanda n°8

Visti questi versetti la domanda è la seguente: perché negli ambienti di Chiesa viene insegnato che solo Dio poteva pagare il prezzo sulla croce per il grande peccato dell'uomo, dal momento che Paolo, unto dallo Spirito, afferma esattamente il contrario e cioè che come è stato un uomo a distruggere tutta l’armonia creata da Dio allora serviva un altro uomo che, attraverso l’ubbidienza, ricostruisse il tutto?

Ho notato che molti credenti oggi sono radicati in questa convinzione che va, secondo me, assolutamente corretta perché l'idea che Dio si sia dato sulla croce per poi risuscitarsi non agevola il credente in nessun modo. Invece, l'idea che un uomo nato dallo Spirito (come anche Adamo è nato dallo Spirito perché entrambi, sia il primo sia l'ultimo Adamo, sono nati per l'intervento miracoloso e creativo di Dio) abbia offerto se stesso per il bene dei suoi futuri fratelli sicuramente ci incoraggia a vivere una vita cristiana più piena. È buono ricordare che Gesù è nato sì dallo Spirito, ma che anche noi siamo nati dallo Spirito quando abbiamo accettato la salvezza; ecco perché Gesù è nostro fratello maggiore.

Caro fratello secondo te chi doveva morire sulla croce, un uomo o Dio?

Domanda n°9

In questo versetto ci viene mostrato il fatto che noi saremo eredi di Dio. Di solito si eredita qualcosa che prima non si possedeva. Anche Cristo sarà erede alla stessa maniera. Anzi noi e lui saremo coeredi, cioè eredi insieme a lui di qualcosa che appartiene a Dio e che prima non ci apparteneva. Ma se Gesù fosse Dio, come vuole il dogma cattolico-protestante della Trinità, perché dovrebbe essere erede di qualcosa che dovrebbe già possedere in quanto Dio?

Inoltre l'ultima parte di questo versetto ci dice che noi saremo glorificati con lui, a intendere insieme e nella stessa maniera. Ma questo significa che anche noi siamo divini?

Domanda n°10

Gesù dichiara che non è l'autore della sua dottrina: "La mia dottrina non è mia ma di colui che mi ha mandato. Se uno vuol fare la volontà di Lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio" (Gv 7:16-17). Ma se Gesù fosse davvero Dio Parola (come alcuni interpretano Giovanni 1:1), egli stesso sarebbe la Parola, quindi la Scrittura, quindi gli insegnamenti della Bibbia; di coseguenza tutti gli insegnamenti del Dio Trino (e quindi non solo del Padre) apparterrebbero anche a Cristo in quanto Dio Parola. Eppure Gesù in questo versetto conferma che egli non parla di suo (come invece ci si aspetterebbe dal Dio Parola). Un altro versetto che è in tema con questo è Gv 17:8 "poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro"; anche qui se Cristo fosse il Dio Parola perché avrebbe dovuto ricevere "le parole" dal Dio Padre? Quale sarebbe allora la funzione e il ruolo di Dio Parola? Quale la distinzione con Dio il Padre?

Ci sarebbe quindi una netta distinzione (tre persone distinte) tra Dio Padre, Dio Parola, Dio Spirito. La domanda è questa: se Gesù in terra era Dio Parola, perché allora egli afferma sempre che nemmeno una delle parole da lui proferite sono giunte dalla sua mente ma sono parole che Dio Padre avrebbe dato a lui che è il Dio Parola? Inoltre, se, come dice Gesù, le parole che Dio gli ha date, lui le ha date a noi suoi discepoli (anche se per correttezza dovremmo dire che le ha date ai suoi stretti discepoli di quel tempo), e visto che Gesù di suo (intendendo con ciò il frutto della sua mente e della sua volontà) non ci ha messo nulla rispetto ai contenuti della dottrina da lui predicata (come egli stesso ripete tantissime volte) quale è allora il suo ruolo in qualità di Dio Parola? E poi come si accorda il fatto che Gesù debba essere considerato Dio Parola con quanto abbiamo detto nella Domanda 7 riguardo alla mancata onniscienza di Cristo?

Domanda n°11

La motivazione che i questi versetti ci offrono per i miracoli fatti da Gesù è che Dio era con Lui. Qui non dice che Gesù era Dio ma che Dio era con Lui. Dio è stato con Mosè, con Giuseppe, con Giosuè, con Gesù Cristo e oggi è anche con noi. Se Dio è con noi allora anche noi possiamo fare miracoli.

Malgrado queste chiare evidenze bibliche, ancora oggi si insegna che Gesù deve essere per forza Dio perché ha fatto moltissimi miracoli. Come la intendi questa cosa?

Domanda n°12

Cristo è presentato come il mediatore tra Dio e gli uomini. Questo versetto distingue chiaramente tra il "solo Dio" cioè tutta la divinità (perché non dice "un solo Padre" e neppure "un solo Dio, cioè il Padre,..."), da una parte, e il "solo mediatore", dall'altra. Appaiono sicuramente come due entità diverse e distinte e Gesù non sembra essere contemplato nella Trinità ma solamente nel genere umano.

Alcuni sostengono che Gesù sulla terra fosse solo uomo e che poi con la risurrezione e diventato di nuovo divino. A parte l’assurdità biblica di questo pensiero, esso contrasta appieno innanzi tutto con il dogma cattolico-protestante della divinità di Cristo che vuole un Gesù 100% uomo e 100% Dio, ma sopratutto con il contesto del versetto 1Ti 2:5 stesso: quando Paolo diceva che c’è un solo Dio e che Gesù uomo è invece il solo mediatore, il Gesù glorificato era già per l'appunto nei luoghi celesti e continua ad essere chiamato, da Paolo, uomo, cioè appartenente al gruppo degli uomini e non al gruppo divino.

Inoltre, nei versetti che pongono a confronto Gesù con la divinità di Dio il Padre, in quanto unico Dio, non viene mai citato lo Spirito Santo. Perché?

Domanda n°13

Gesù implorò il Padre perché, se fosse possibile, la coppa amara potesse essere allontana da lui e aggiunse "... Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». " (Mt 26:39). Come potrebbe Dio (Gesù) avere una volontà diversa da quella di Dio? Infatti la dottrina della Trinità insegna che i tre per definizione dogmatica devono avere una sola mente e una sola volontà. La definizione di Trinità secondo il libro "Le dottrine della Bibbia" di Myer Pearlman (adottato come libro base di teolgia da varie confessioni evangeliche) è la seguente: L'unità divina è un'unità composta e in questa unità vi sono realmente tre persone distinte, ognuna delle quali è la divinità pur essendo supremamente cosciente delle altre due…. Non che vi siano tre déi, ognuno dei quali sia indipendente ed esistente in se stesso, ma i tre cooperano con una sola mente ed un solo scopo, cosicché, nel senso più vero della parola sono “Uno”.

Mi sembra chiaro che la volontà di Cristo fosse in quel momento diversa e che poi, dopo aver pregato tre volte, piegò la sua a quella di Dio. Che ne pensi?

Domanda n°14

Questo versetto si è provato a spiegarlo ai credenti in molti modi diversi e ha sempre creato imbarazzo in quanti insegnavano la trinità dogmatica cattolica-protestante. Il verso sembra espressamente insegnare che Gesù ha un Padre che è pure suo Dio, allo stesso modo in cui lo è per i credenti, un Padre e un Dio. Ma l’imbarazzo non si elimina camuffando le interpretazioni, oltretutto alla luce di tanti altri versetti che esprimono la stessa verità:

In realtà questi versetti gridano concordi a quanto espresso da Gesù stesso in Gv 20:17 che il Cristo ha un Padre e un Dio, proprio come noi. Eppure lui, se fosse davvero il "Dio Figlio" (e non solamente "figlio di Dio"), non potrebbe avere un Dio ma tutto al più un Padre, che poi sarebbe sempre lo stesso nostro Padre. Inoltre noi non potremmo mai essere fratelli di Gesù essendo lui Dio.

Come la intendi?

Domanda n°15

Questo verso, sempre per il solito imbarazzo di quanti cercano di far combaciare a forza la dottrina della Trinità con la Scrittura, è stato interpretato in vari modi, tra cui fa da padrone il pensiero che se bestemmiamo contro lo Spirito non c'è più niente che possa compungerci per un eventuale ravvediemnto; rimangono comunque artifici interpretativi che forzano il verso. Se Esistesse la trinità e se la divinità di Gesù fosse vera allora questo versetto non troverebbe spiegazione. Gesù infatti, secondo il dogma della divinità, è Dio al 100% e uomo al 100%. Quindi chi bestemmierebbe contro Gesù in realtà starebbe bestemmiando contro Dio stesso, e, ancora più grave, contro la croce. Ma questo di fatto viene negato da Cristo: "chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato".

Secondo me la spiegazione è semplice e per niente artificiosa. Per gli ebrei, e questo lo vediamo in tutto l’Antico Testamento, parlare di Dio o parlare dello Spirito Santo era la stessa cosa. Dio è spirito e lo Spirito Santo è la presenza stessa di Dio presso gli uomini. Ciò spiegherebbe perché chi bestemmia contro lo Spirito Santo non gli venga perdonato mentre chi lo fa contro Gesù sì: perché nel primo caso la bestemmia è contro Dio stesso e la sua presenza dentro gli uomini e nel mondo; mentre nel secondo caso è contro comunque un uomo o meglio "il tuo santo servitore Gesù" (At 4:30).

Come spiegheresti cio?

Domanda n°16

In questi versetti trovi la citazione di Gesù di un passo dell’Antico Testamento che recita così e che lo schema ebraico: " Ascolta, Israele: il SIGNORE (Yhwh), il nostro Dio, è l'unico SIGNORE (Yhwh). " (Dt 6:4). Il termine scritto in maiuscoletto "SIGNORE" sostituisce il sacro Tetragramma (YHWH) cioè il nome proprio di Dio. Questo verso in Mc 12:29 è importante perché ci fa capire cosa, da perfetto ebreo quale egli era, Gesù credeva riguardo a Dio e cioè che c’è un solo Dio e questo è Yhwh dell’Antico Testamento.

Gesù credeva nello Shema ebraico. Il tetragramma non viene usato nel Nuovo Testamento in greco ma dove troviamo scritto Signore, senza ulteriori specifiche , si riferisce quasi sempre a Dio. In Mc 12:29-34 la parola Signore non potrebbe riferisi a Cristo perchè allora significherebbe che Cristo è l'unico Dio YHWH. Per Cristo, invece, parlare di Dio era parlare del Padre:

Che ne pensi?

Domanda n°17

Questo verso sfida ancora una volta l’idea che viene divulgata negli ambienti cattolici e protestanti in genere, secondo la quale Gesù, una volta risuscitato e asceso in cielo, sia diventato Dio onnipotente. Scopriamo, invece, che Dio giudicherà il mondo attraverso un uomo (Gesù) che Egli ha risuscitato per darne sicura prova a tutti noi. Chi sta per tornare non è Dio ma un uomo glorificato (il Re e Signore) accompagnato dalla Gloria di Dio. In quel giorno sarà risuscitato solo chi è giunto, quando era ancora in vita, alla perfetta statura di Cristo Gesù e cioè alla perfetta somiglianza dell’uomo che Dio ha stabilito a nostro modello. Dio lo ha risuscitato perché ciò confermasse nei nostri cuori la Sua volontà di giudicare il genere umano attraverso Gesù uomo.

Perchè l'insegnamento che viene dato nelle chiese è diverso da quanto sembrerebbe emergere da questi versi? Che ne pensi?

Domanda n°18

Questo verso di Atti riprende il primo verso del Salmo 110 che è il più citato nel Nuovo Testamento. Lo riporto integralmente rispettando l’originale ebraico: "Oracolo di Yhwh al mio signore : «Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi»" (Sl 110:1)

Da questo si comprende chiaramente che Yhwh Dio sta parlando a un re o signore umano, appunto adoni, che avrebbe provveduto la liberazione definitiva al popolo di Dio. Questo lo possiamo affermare con certezza perché adoni non viene mai utilizzato per rivolgersi a Dio nell'Antico Testamento. Gli Ebrei venivano guidati di volta in volta da adoni diversi, scelti da Dio e che si applicavano a proteggere il popolo secondo la volontà divina. Ma allo stesso tempo avevano la speranza profetizzata anche da questo Salmo 110 che sarebbe giunto un ultimo adoni o re che avrebbe, con la mano potente di Dio, provveduto la liberazione definitiva al popolo ebraico. Poiché questo non accadde secondo l’idea che i sacerdoti si erano fatti di questo liberatore, lo fecero crocifiggere pensando che fosse un falso cristo.

Fatta questa premessa torniamo ora ai versetti di Atti 2:34-36 in cui Pietro, dopo aver escluso l’adoni Davide che è morto e "non è salito in cielo", afferma con autorità che "Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso" che infatti, a differenza di Davide, è salito in cielo. Quindi possiamo dire con fermezza che Gesù alla risurrezione è stato costituto da Dio Yhwh come il nostro adoni e cioè l’ultimo dei re, colui che ci ha provveduto la liberazione definitiva: tutto e compiuto, non ne aspettiamo un altro!

Perchè si insegna che Gesù è Dio se questi versi dicono espressamente che Gesù è stato scelto per un ruolo. Potrebbe Dio scegliere se stesso?

Conclusione

Queste domande le ho poste prima di tutto a me, e il risultato è stato un rinnovato desiderio di studiare seriamente la Scrittura. Non devono spaventarti perchè la verità, qualunque essa sia, non ha paura degli approfondimenti e neppure del confronto, la verità teme solo la bigottagine e il settarismo. Apri la tua mente e, nei tuoi limiti, dai una risposta per te stesso alle domande che hai letto.

Sei giunto alla fine delle note e spero fraternamente che possano essere state utili a farti riflettere su un argomento che fino ad oggi forse hai accettato come dogma di fede; spero altresì che abbiano suscitato in te il desiderio di approfondire lo studio, a prescindere da quale sarà il risultato, infatti non importa tanto a quale convinzione si approda quanto avere piena consapevolezza delle proprie scelte.

Che Dio possa benedirti grandemente!



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Pagina pubblicata il 06/02/2020 13:45:58 - revisione n° 0 del 06/02/2020 13:45:58

 

 

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